Il pane toscano è uno dei simboli della tradizione gastronomica della Toscana, noto per la sua caratteristica principale: l'assenza di sale nell'impasto. Questa peculiarità lo rende unico nel panorama dei pani italiani e ne definisce il gusto neutro, ideale per accompagnare i sapori intensi della cucina regionale.
Preparato con farina di grano tenero, acqua e lievito naturale o di birra, il pane toscano si distingue per una crosta croccante e una mollica soffice e leggermente alveolata. La lavorazione segue tecniche tradizionali, con una lunga lievitazione che contribuisce a conferire al pane una digeribilità superiore e una freschezza duratura.
La scelta di non aggiungere sale all’impasto ha radici storiche: si ritiene che questa tradizione sia nata nel XII secolo, durante un periodo di rivalità tra Pisa e Firenze, in cui Pisa, controllando le vie commerciali, bloccò le forniture di sale alla Toscana interna. I fiorentini, per necessità, iniziarono a produrre un pane senza sale, trasformando quella che era una limitazione in una peculiarità. Un’altra ipotesi attribuisce l’assenza di sale al desiderio di bilanciare la sapidità di salumi e formaggi, o di assorbire i sapori degli altri ingredienti in piatti tipici come la pappa al pomodoro, la ribollita e la panzanella.
Nel 2016 il pane toscano ha ottenuto il riconoscimento DOP (Denominazione di Origine Protetta), che garantisce la qualità del prodotto e ne tutela la produzione secondo tradizioni antiche.